Linfociti atipici e ombre nucleari: cosa sono?

Nel percorso che porta alla diagnosi della leucemia linfatica cronica (LLC) l’osservazione al microscopio del sangue del potenziale paziente è una tappa importante: questo tipo di analisi viene effettuato in caso di aumento del numero dei linfociti, di riduzione nel numero di globuli rossi o delle piastrine e in altre situazioni in cui si sospetti la presenza della LLC.1(a)

L’esame è detto anche “morfologico”, perché il suo obiettivo è valutare l’aspetto e la forma delle cellule del sangue (in particolare dei linfociti) per rilevare eventuali anomalie o caratteristiche tipiche della LLC.2(a),3(a)

Le due più frequenti anomalie rilevate durante l’esame sono la presenza di linfociti atipici e di ombre nucleari.

I linfociti atipici: cosa sono e perché sono importanti

Di solito i linfociti B leucemici presenti nelle persone con LLC sono cellule mature e di piccole dimensioni. Quasi sempre, però, sono presenti anche cellule più grandi che i medici chiamano “linfociti atipici” o prolinfociti, a sottolineare il fatto che si tratta di cellule immature.4(a,b)

Il numero di linfociti atipici può aiutare a capire se ci si trova in presenza di LLC classica o in altre malattie oncologiche del sangue.

  • Se i linfociti atipici sono meno del 10% la diagnosi è di LLC classica.5(a)
  • Se i linfociti atipici rappresentano il 10-55% dei linfociti totali la diagnosi è di LLC atipica.4(c)
  • Se i linfociti atipici sono più del 55% la diagnosi è di leucemia prolinfocitica a cellule B (B-PLL).4(c)

Tuttavia, questo tipo di classificazione è piuttosto datata, perché è stata introdotta nel 1989 da un gruppo di specialisti in malattie oncologiche del sangue formato da ricercatori francesi, statunitensi e britannici.4(d) Oggi, invece, più che sul numero di linfociti atipici, la diagnosi di LLC atipica si basa sulla presenza o assenza, sulla superficie delle cellule, di proteine caratteristiche della LLC. A differenza dei linfociti tipici della LLC, infatti, quelli atipici non presentano le proteine CD5 e CD23.4(e)

La presenza di molti linfociti atipici è importante perché la LLC atipica è una forma di leucemia più aggressiva, con un decorso più grave ed esiti generalmente sfavorevoli.4(f)

Le ombre nucleari: cosa sono e perché sono importanti

L’esame al microscopio del sangue delle persone con LLC rileva quasi sempre la presenza di ombre nucleari, dette anche ombre di Gumprecht: queste non sono altro che linfociti leucemici danneggiati che si formano quando il sangue viene “strisciato” sul vetrino prima di essere osservato.1(b,c)

I linfociti leucemici tendono a rompersi facilmente originando le ombre nucleari perché sono più fragili del normale: questo succede perché presentano anomalie nel citoscheletro, la struttura proteica che consente alle cellule di essere flessibili e resistenti allo stesso tempo.1(d)

Di solito le ombre nucleari rappresentano il 20-30% di tutti i linfociti, ma in alcune persone con LLC la percentuale può essere molto più bassa (1%) o più elevata (75%). Inoltre, la percentuale di ombre nucleari tende a rimanere stabile nel tempo, indipendentemente dal numero di linfociti totali.1(e)

La quantità di ombre nucleari presenti può fornire aiutare gli oncologi a valutare la prognosi della LLC, ovvero a capire come la malattia evolverà nel tempo. Infatti, numerosi studi hanno dimostrato che avere percentuali elevate di ombre nucleari è un fattore positivo, perché è associato a forme di LLC meno aggressive e nelle quali i risultati a lungo termine sono generalmente migliori.1(f)

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Bibliografia

  1. Marionneaux SM, et al. Lab Med. 2021;52(5):426-438.
  2. AIRC. Leucemia linfatica cronica: sintomi, prevenzione e cause. https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/guida-ai-tumori/leucemia-linfatica-cronica-2
  3. American Cancer Society. Chronic Lymphocytic Leukemia Early Detection, Diagnosis, and Staging. https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/guida-ai-tumori/leucemia-linfatica-cronica-2
  4. Robak T, et al. Cancers (Basel). 2023;15(18):4427.
  5. D’Arena G, et al. Cancers (Basel). 2024;16(2):469.