Quali tipi di trapianto di midollo osseo esistono?

Il primo trapianto di midollo osseo di successo fu eseguito a New York nel 1957.1A Il medico che lo eseguì, E. Donnell Thomas in seguito ricevette il Premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina.1B 

Le due categorie principali di trapianto sono:2A 

  • Il trapianto allogenico, quando le cellule staminali ematopoietiche (CSE) provengono da un donatore diverso dal ricevente. Questo donatore può essere un fratello, una sorella, un parente, o una persona senza legami familiari, purché compatibile con il paziente.2B  Nel trapianto allogenico, il razionale è ripulire il midollo osseo del paziente e poi sfruttare l’effetto immunoterapeutico noto come “graft-versus-leukemia” (GVL) del midollo del donatore: ciò significa che il sistema immunitario del donatore viene sfruttato per riconoscere e attaccare eventuali cellule maligne rimaste nel ricevente, offrendo un meccanismo aggiuntivo di controllo della malattia.2C Tra le varie indicazioni del trapianto allogenico figurano le leucemie acute, ma anche quelle croniche, come la LLC. Secondo le linee guida ESMO, nel caso della LLC, il trapianto allogenico andrebbe riservato a specifici pazienti selezionati: 
  • nei quali i farmaci a bersaglio molecolare e gli anticorpi monoclonali usati nelle precedenti linee di terapie non hanno avuto efficacia; 
  • nei quali la LLC si è trasformata in una forma particolarmente aggressiva di linfoma.3A 
  • Il trapianto autologo, quando le CSE sono prelevate dalla stessa persona che le riceve, ovvero il donatore e il ricevente sono la stessa persona.  Tra le varie indicazioni del trapianto autologo ritroviamo alcuni tipi di linfoma e il mieloma multiplo.2D Nella LLC questa tipologia di trapianto non viene generalmente utilizzata.3B  

Come funziona il trapianto allogenico? 

La procedura per il trapianto allogenico di midollo osseo è la seguente: 

  1. Identificazione di un donatore compatibile: per meglio comprendere il concetto della compatibilità, immaginiamo che ogni persona abbia una serratura unica sul suo corpo per la quale è necessaria una chiave specifica. Questa “serratura” rappresenta i nostri antigeni leucocitari umani (HLA). Quando si fa un trapianto, come quello di midollo osseo, è fondamentale trovare una “chiave” che si adatti perfettamente a questa serratura.   
  1. Prelievo delle CSE dal donatore
  1. Espianto di midollo osseo: le CSE sono raccolte tramite aspirazioni multiple di sangue midollare dalle creste iliache posteriori, effettuate in anestesia generale o spinale  
  1. Raccolta delle CSE dal sangue venoso periferico: al donatore viene somministrato un fattore di crescita per mobilizzare le CSE dal midollo osseo e farle rilasciare in circolo, da dove poi vengono prelevate  
  1. Raccolta delle CSE dal sangue del cordone ombelicale, che è semplice da raccogliere e da criopreservare in “banche del cordone”.  
  1. Condizionamento del ricevente con chemioterapia/radioterapia total body: l’obiettivo primario è l’eradicazione della malattia di base. I trapianti allogenici con condizionamento mieloablativo sono riservati a pazienti sotto i 60-65 anni in buone condizioni generali. Per ampliare l’accesso, sono stati sviluppati regimi di condizionamento a intensità ridotta (RIC), meno tossici. In generale, il condizionamento è una fase molto critica, poiché provoca una riduzione di tutte le cellule del sangue (aplasia midollare), aumentando il rischio di infezioni a causa della diminuzione dei globuli bianchi, di anemia dovuta alla diminuzione dei globuli rossi e di sanguinamenti per la riduzione delle piastrine.  
  1. Infusione nel ricevente dopo 24-48 ore dalla fine del condizionamento, mediante un catetere venoso centrale 
  1. Ricostituzione emopoietica/attecchimento nel ricevente: le cellule staminali emopoietiche infuse impiegano circa 2-3 settimane per ricostituire il midollo osseo danneggiato da chemioterapia o radioterapia. Una volta attecchite, iniziano a produrre nuove cellule del sangue, consentendo al paziente di riprendersi completamente e di essere dimesso dall’ospedale.4-5 

Come funziona il trapianto autologo? 

La procedura per il trapianto autologo di midollo osseo è la seguente: 

  1. Mobilizzazione, ossia quel processo in cui si stimola il midollo osseo del paziente a rilasciare CSE nel torrente sanguigno periferico. È generalmente costituita da un ciclo di chemioterapia ad alte dosi seguita dalla somministrazione sottocutanea del fattore di crescita stimolante la produzione dei globuli bianchi; 
  1. Raccolta delle CSE dal flusso sanguigno, un processo in cui un macchinario è in grado di selezionare le CSE all’interno del sangue del paziente, restituendogli tutte le altre cellule sanguigne. La raccolta può essere usata immediatamente oppure può essere congelata e conservata anche per degli anni; 
  1. Condizionamento con chemioterapia ad alte dosi / radioterapia total body, con la conseguente fase di aplasia midollare
  1. Reinfusione
  1. Ricostituzione emopoietica/attecchimento nel ricevente.6 
IT-13934

Bibliografia 

 1 Henig I, Zuckerman T. Hematopoietic stem cell transplantation-50 years of evolution and future perspectives. Rambam Maimonides Med J. 2014 Oct 29;5(4):e0028. doi: 10.5041/RMMJ.10162. PMID: 25386344; PMCID: PMC4222417. 

2 American Cancer Society: https://www.cancer.org/content/dam/CRC/PDF/Public/128.00.pdf 

3 Eichhorst B, Robak T, Montserrat E, Ghia P, Niemann CU, Kater AP, Gregor M, Cymbalista F, Buske C, Hillmen P, Hallek M, Mey U; ESMO Guidelines Committee. Chronic lymphocytic leukaemia: ESMO Clinical Practice Guidelines for diagnosis, treatment and follow-up. Ann Oncol. 2021 Jan;32(1):23-33. doi: 10.1016/j.annonc.2020.09.019. Epub 2020 Oct 19. PMID: 33091559. 

 4 ISS: https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/t/trapianto-di-midollo#donazione-di-cellule-staminali 

 5 AIL: https://www.ail.it/informati-sulla-malattia/terapie-esami/terapie/il-trapianto-allogenico/il-trapianto-allogenico-le-fasi-del-trapianto-le-fasi-del-trapianto 

 

6 AIL: https://www.ail.it/informati-sulla-malattia/terapie-esami/terapie/il-trapianto-autologo-di-cellule-staminali-ematopoietiche/il-trapianto-autologo-di-cellule-staminali-ematopoietiche-le-fasi-del-trapianto